
Carenza di vitamina D
L’ipovitaminosi D, meglio conosciuta come carenza di vitamina D, è il termine col quale si
identifica un basso livello di questa vitamina nell’organismo, fondamentale per la salute
ossea e cardiovascolare ed indispensabile nell’assorbimento di calcio e fosforo
nell’intestino e nel tessuto osseo e nella produzione di serotonina, “l’ormone della
felicità”.
Di cosa parliamo in questo articolo?
Cause della carenza di vitamina D
La mancanza di un adeguato livello di vitamina D nel sangue è più comune di quello che
ci si possa aspettare (quasi un settimo della popolazione mondiale ne è coinvolto) e la
causa è da imputare a molteplici condizioni o patologie, tra cui un’insufficiente
esposizione al sole, celiachia, obesità, invecchiamento, gengive infiammate o malattie del
parodonto trascurate, insufficienza renale o epatica, malattie autoimmuni (diabete di
tipo 1) e cattive abitudini, quali una dieta non equilibrata povera di frutta e verdura,
fumo di sigaretta e abuso di alcol.
Conseguenze della carenza di Vitamina D
Ma perché la vitamina D è così indispensabile per buon funzionamento del nostro
organismo? Ecco le conseguenze legate alla carenza di vitamina D.
- Sistema osteo articolare: a trarre maggiore beneficio sono proprio le ossa che
godono del massimo assorbimento di calcio promosso dalla vitamina D. Una
carenza di questo elemento comporta l’indebolimento della struttura scheletrica e
patologie gravi quali rachitismo, osteomalacia e osteoporosi. - Psoriasi: la presenza cronica di infiammazioni a livello cutaneo può essere causata
dalla mancanza di vitamina D nel sangue, in concomitanza con abuso di alcol, fumo
o periodi di stress. - Infiammazioni delle gengive: una carenza di vitamina D è spesso causa di gengive
infiammate o gengivite, che se non curate portano a parodontite e piorrea,
patologie più gravi che possono comportare la perdita di uno o più denti. - Infezioni respiratorie e influenza: un dato riscontrato particolarmente nei
bambini, la cui alimentazione talvolta scorretta e troppo ricca di grassi idrogenati e
zuccheri raffinati, porta alla conseguente mancanza di vitamina D. L’integrazione di
questa vitamina invece favorisce il rinforzo del sistema immunitario, proteggendo
da raffreddori e malanni stagionali. - Ipertensione: la pressione arteriosa molto alta rispetto a quelle che sono le
esigenze dell’organismo annovera tra le cause anche un livello insufficiente di
vitamina D nel sangue. È stato dimostrato che un suo reintegro aiuta a
ristabilizzare l’elasticità naturale delle arterie e contrastare i sintomi di una
congestione cardiaca. - Asma: Assumere un supplemento di vitamina D ha effetti sulla frequenza degli
attacchi d’asma, che si manifestano fino al 6% in meno rispetto a chi mostra una
carenza di questa vitamina. - Diabete: la mancanza di vitamina D aumenta la concentrazione di glucosio nel
sangue e la conseguente predisposizione del soggetto ad ammalarsi di diabete di
tipo 1 e 2, sindrome metabolica e obesità.
Dove si trova la Vitamina D
Quali sono i cibi ricchi di Vitamina D? Un’alimentazione sana ed equilibrata ricca di pesce, uova, funghi, latte di soia e frutta (in particolar modo arance), associata ad uno stile di vita attivo e un’esposizione alla luce solare frequente potrebbe aiutare a sopperire alla mancanza di vitamina D nel sangue.
Integratori di vitamina D
In alternativa, o quando queste condizioni non possono verificarsi, è possibile aggiungere
alla propria dieta quotidiana un integratore di vitamina D, D2 (ergocalciferolo, di origine
vegetale) o D3 (ergocalciferolo, di origine animale), acquistabile sotto forma di
compresseLe compresse sono preparazioni solide destinate alla sommini... o soluzioni idrosolubili per ripristinare il giusto apporto di vitamina D
nell’organismo.
Dott.ssa Enrica Farmacista laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche. Esperta in fitoterapia e rimedi naturali.
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